Adesso Dietbert ha un aspetto più decente: vestiti puliti e più normali, un taglio di capelli nuovo... solo i suoi modi sono ancora un po' strani.

Stauffenberg riesce a far entrare la bomba nel quartier generale e a collocarla vicino al Führer".

Anna ora ha un problema: come fa a spiegare alla sua famiglia chi è Dietbert?

In un concerto esclusivo il cantante tedesco Clueso parla della creazione suo nuovo album "Neuanfang" (Nuovo inizio).

Stauffenberg riesce a far entrare di nascosto solo una delle due bombe nel quartiere generale e chiede di essere collocato accanto al Führer durante la riunione.

Nell'ultimo episodio di questa serie scopriamo se Rüdiger è effettivamente riuscito a trasferirsi nella Germania dell'ovest e che cosa fanno i ragazzi della classe '61 oggi.

Anna riesce a salvare la rana dalle grinfie del fratello e si immedesima nella favola del principe trasformato in ranocchio. Quando sta per baciarlo, succede qualcosa di strano...

Stauffenberg decide di preparare lui stesso l'attentato a Hitler, ma per motivi ignoti l'appuntamento prefisso salta. Poco dopo, però, gli si presenta una nuova occasione.

Al contrario di Anna, Mary desidera Tante avere un ragazzo. Raoul, il fratello di Anna, ha catturato una rana, ma il nome che gli è stato dato non convince Anna per niente.

Mentre il principe ranocchio viene acchiappato, Anna non vede l'ora di conoscere il suo più grande idolo, il campione mondiale di scherma.

Christian riesce a fuggire attraversando il lago a nuoto, ma rimpiange di non aver chiesto a Heidi di raggiungerlo. A Rüdiger si presenta un'occasione unica...

Il principe Dietbert von Tümpelberg, figlio del re, oggi compie diciotto anni e scoprirà finalmente quale destino gli è stato assegnato.

Le truppe sovietiche sono riuscite ad arrivare oltre il fronte tedesco e ci si chiede se abbia ancora senso fare un attentato a Hitler.

A Christian viene un'idea su come organizzare la fuga.

Stauffenberg trova in Axel von dem Bussche un alleato contro Hitler: il giovane soldato ha visto cose orrende successe in nome del Nazionalsocialismo e non riesce a vivere con il rimorso e la vergogna di aver preso parte all’assassinio di migliaia di persone.