Mentre a Parigi l’operazione Valchiria procede come programmato, i dirigenti in Germania sono costretti ad arrendersi.

Il tentativo di assassinare Hitler fallisce e Olbricht, bloccato nel blocco Bendler, si prepara al peggio.

Stanno arrivando ordini da tutte le parti e i generali sono confusi perché non sanno cosa credere se Hitler è vivo o è morto"

A causa dei moltissimi problemi di comunicazione, l'operazione di disarmo dei membri della Gestapo e dell'SD viene rallentata.

Tutti i nuovi ordini sembrano essere sospettosi, il che porta a uno stato di confusione nella centrale radiofonica.

Stauffenberg è convinto che Hitler sia morto, ma in realtà non è così. Solo dopo il suo rientro viene dato il via all'operazione Valchiria. Troppo tardi?

Durante l'attentato esplode solo una bomba e Hitler è ancora vivo. Ora regna solo una gran confusione, perché circolano notizie sulla presunta morte del Führer.

Stauffenberg riesce a far entrare la bomba nel quartier generale e a collocarla vicino al Führer".

Stauffenberg riesce a far entrare di nascosto solo una delle due bombe nel quartiere generale e chiede di essere collocato accanto al Führer durante la riunione.

Nell'ultimo episodio di questa serie scopriamo se Rüdiger è effettivamente riuscito a trasferirsi nella Germania dell'ovest e che cosa fanno i ragazzi della classe '61 oggi.

Stauffenberg decide di preparare lui stesso l'attentato a Hitler, ma per motivi ignoti l'appuntamento prefisso salta. Poco dopo, però, gli si presenta una nuova occasione.

Christian riesce a fuggire attraversando il lago a nuoto, ma rimpiange di non aver chiesto a Heidi di raggiungerlo. A Rüdiger si presenta un'occasione unica...

Le truppe sovietiche sono riuscite ad arrivare oltre il fronte tedesco e ci si chiede se abbia ancora senso fare un attentato a Hitler.

A Christian viene un'idea su come organizzare la fuga.

Stauffenberg trova in Axel von dem Bussche un alleato contro Hitler: il giovane soldato ha visto cose orrende successe in nome del Nazionalsocialismo e non riesce a vivere con il rimorso e la vergogna di aver preso parte all’assassinio di migliaia di persone.